4 luglio 2008

La recessione è iniziata

Consumi, crisi profonda "A maggio -2,7 per cento"

ROMA - In Italia si tira la cinghia e si acquista sempre meno. A maggio l'Indicatore dei Consumi di Confcommercio registra una riduzione del 2,7% delle quantità rispetto allo stesso mese del 2007. E' il settimo segno negativo consecutivo ed ha portato ad una flessione dell'1,9% nei primi cinque mesi dell'anno, contro un +1,1% dello stesso periodo del 2007. Per Confcommercio "questo dato fa sfumare definitivamente l'ipotesi di uscire entro breve da una crisi ormai strutturale, profonda" e rafforza la previsione di crescita italiana che nel 2008 sarà "prossima allo zero".

In calo sono soprattutto auto e benzina, ma anche cibo e vestiti. Rispetto all'anno precedente, sono crollati del 13,5% gli acquisti di beni e servizi per la mobilità - un capitolo nel quale sono inserite auto e moto, ma anche benzina e biglietti aerei - ma cala anche la quantità di alimentari comperati (-3,3%), quella dei beni e dei servizi ricreativi (-4,9%), quella di abbigliamento e calzature (-2,3%), e l'acquisto di beni e servizi per la casa (-1,2%) che riguardano non solo gli elettrodomestici (che sono in lieve crescita) ma anche le bollette della luce.

Anche i consumi di beni per la comunicazione, che continuano a segnalare una crescita del 6,9%, mostrano i primi sintomi di rallentamento. Gli italiani invece non riducono la spesa per alberghi e pasti fuori casa (+0,4%) e quella dei beni e servizi per la cura della persona (+2,8%).

Cacchio, però, ci azzecca anche per me. La verdura ho smesso di comprarla perché ho l'orto, e la frutta non risulta perché non l'ortolano non mi fa mai lo scontrino. La benzina l'ho ridotta iniziando ad andare in bici a lavorare, alle riunioni del Meetup, a fare la spesa, brevi gite domenicali. Comunicazione in crescita, infatti ho appena deciso di comprare un iPhone. L'unico punto per cui l'articolo non ci becca è "cura della persona", non ho mai speso molto in quel settore, a parte il parrucchiere ogni paio di mesi... :)

Scherzi a parte: la gente ci sta sempre più stretta e ha visto che la benzina è andata a 3.000 lire, così ha iniziato a risparmiare. Secondo me è un segno positivo, perché la gente riacquista consapevolezza, voglia di stare insieme, di partecipare, di unirsi.

Nessun commento: