4 giugno 2008

La battaglia di Franco Battaglia

Ancora un episodio di disinformazione italiana mirata a condizionare le idee delle persone che credono di essere informate e, invece, sono pilotate. Benvenuti nella nuova dittatura repubblicana.




Cambia stagione, cambia governo ma non cambia la tradizione di sparare "giornalate" contro l'agricoltura biologica.

Stavolta l'evento da arginare forse è il congresso mondiale di IFOAM che si svolgerà a Modena tra pochi giorni. La città parlerà di biologico per una settimana, i più importanti scienziati esperti dell'argomento si confronteranno sul sistema di produzione, sui limiti e sulle sue potenzialità.

Franco Battaglia dalle pagine del quotidiano "Il giorno", scrive due articoli datati 20 e 27 maggio, sparando i seguenti titoli per mettere in guardia contro i prodotti biologici: "Così cade l'ultima bugia ambientalista", "I cibi biologici? Sono un pericolo".

Ormai siamo abituati, stavolta non denunceremo il giornale, ci limitiamo a rispondere all'articolo evidenziando che quello che viene detto è la solita storia che lega l'agricoltura biologica a prodotti inquinati, dove il letame distribuito sul campo prima della lavorazione del terreno passa come più pericoloso di un fertilizzante (che già sulla confezione ha il simbolo di prodotto tossico) distribuito direttamente sulle piante. 

Sono le solite sparate giornalistiche che servono per preparare il terreno al futuro lancio degli OGM. Nell'articolo si parla anche di energie solare come una minaccia per la sopravvivenza di 6 miliardi di persone. Questo conferma l'obiettivo dell'articolo: preparare i lettori ad accettare con entusiasmo il nucleare e gli OGM che finalmente potranno trovare i meritati consensi nella popolazione italiana.

Mi spiace caro Franco Battaglia, ma non ci stiamo e con noi ci sono ancora molte persone che credono in un'agricoltura pulita e sperano in un domani per le generazioni future, persone che informandosi correttamente non si faranno ingannare. Articoli come quello di Battaglia certamente servono a vendere un giornale in più (io per esempio l'ho dovuto comprare per poter rispondere), ma spero gli si rivoltino contro facendo pensare seriamente le persone su cosa ci stanno preparando per il futuro.

Un grazie invece al Comune di Modena, che come dice Battaglia investe per introdurre i cibi biologici nelle mense per lo meno per bambini e malati.

Per il Ctpb 
Marco bignardi

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